Modelli di condotta tutela minori - GEstione SIstema Sport Italia

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MODELLI ORGANIZZATIVI E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA E DEI CODICI DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE.

Decreto legislativo 39/2021 Art. 16
L’ASD GE.SI.S Italia, in attuazione del Decreto legislativo 39/2021 Art. 16 e in conformità con le disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI in materia nonché con i Principi Fondamentali proposti dall’osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding, predispone a tutela dei minori nonché per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale i seguenti MODELLI e modalità di Controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori.
Responsabile GE.SI.S Italia della Protezione dei Minori: Dott. Alessandro Orlandi
Modelli Organizzativi
Documento reso pubblico presso la Struttura sita in Roma
via del Baiardo, 23 in data sabato 1 luglio 2023

SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE - PREVENZIONE - SEGNALAZIONE - RISPOSTA

L’IMPEGNO della ASD GE.SI.S Italia nei CONFRONTI DELLE BAMBINE, DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI si concretizza attraverso:

1. Sensibilizzazione e Formazione: la Società Sportiva s’impegna ad assicurare che i collaboratori dell’associazione, i volontari e i rappresentanti siano consapevoli delle problematiche legate a qualunque forma di abuso e violenza nei confronti dei minori.

2. Prevenzione: la Società s’impegna ad assicurare che il personale della stessa si attivi per creare un ambiente in cui i diritti dei minori siano sempre tutelati e i possibili abusi prevenuti.

3. Segnalazione: la Società s’impegna ad assicurare che il personale della stessa abbia chiaro quando sia necessario segnalare un sospetto di possibile abuso e quali azioni intraprendere, utilizzando i moduli di segnalazione forniti dalla Direzione della ASD GE.SI.S Italia.

4. Risposta: la Società s’impegna ad assicurare un intervento efficace in risposta ad una segnalazione di abuso.

DEFINIZIONI E AMBITO DELLA CSP
L’ASD GE.SI.S Italia coinvolge ciascun iscritto/a che operi, a qualsiasi titolo, all’interno della struttura associativa. Pertanto, per volontari, dirigenti, tecnici delle diverse discipline, personale, ecc., costituiscono comportamenti rilevanti, da evitare e prevenire:
1. l’abuso psicologico;
2. l’abuso fisico;
3. le molestie e gli abusi sessuali;
4. il bullismo e i comportamenti discriminatori;
5. l’omissione negligente di assistenza (c.d. “neglect”).

1. Per abuso psicologico si intende qualsiasi atto indesiderato, incluso l’isolamento, l’aggressione verbale, l’intimidazione o qualsiasi altro comportamento che possa diminuire il senso di autostima del/la tesserato/a.

2. Per abuso fisico si intende qualsiasi atto deliberato e sgradito che sia in grado in senso reale o potenziale di causare lesioni o, in ogni caso, danni alla salute. Tale atto può anche consistere nel costringere l’atleta a svolgere un’attività fisica inappropriata, come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica, oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscano il consumo di alcool o le pratiche di doping, o comunque vietate da norme vigenti.

3. Per molestie o abusi sessuali si intende qualsiasi condotta verbale, non verbale o fisica avente connotazione sessuale e considerata non desiderata o il cui consenso è forzato, manipolato o negato. La molestia e l’abuso possono avere origine da molteplici elementi di discriminazione: razza, religione, colore, credo, origine etnica, caratteristiche fisiche, genere, orientamento sessuale, disabilità, età, status socioeconomico, capacità atletiche.

4. Per bullismo o cyberbullismo, si intende qualsiasi comportamento aggressivo da parte di uno o più soggetti, di persona, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia che si tratti di caso isolato sia di atti ripetuti nel tempo, che tende a infliggere una sofferenza psicologica e fisica o a provocare l’isolamento sociale di qualsiasi persona iscritta all’Associazione.

5. Per omissione negligente di assistenza (c.d. “neglect”) si intende il mancato intervento di un dirigente, tecnico o di qualsiasi tesserato/a, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi sopracitati, omette di intervenire.

CRITERI DI ATTUAZIONE
Diffusione e sensibilizzazione
La Società Sportiva garantisce un’ampia diffusione alla CSP, alla relativa Procedura e al Codice di Comportamento.
La sensibilizzazione riguarderà il personale della ASD GE.SI.S italia, il personale di organizzazioni eventualmente partner e i loro rappresentanti, tutti gli stakeholder e in particolare i bambini, le bambine, gli adolescenti e coloro che se ne prendono cura.
La diffusione è gestita in modo da assicurare che la Policy ed il Codice di Comportamento siano pienamente compresi.

Selezione e assunzione del personale
La selezione e l’assunzione del personale o di altri collaboratori deve riflettere l’impegno della ASD GE.SI.S Italia per la tutela dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, garantendo che siano adottate comunicazioni, controlli e procedure per escludere chiunque non sia idoneo a lavorare con i minori.

Formazione
Il personale della Società e i suoi rappresentanti devono essere supportati nello sviluppare competenze, conoscenze ed esperienze sulla tutela dei bambini, delle bambine e degli adolescenti adeguate al loro ruolo all’interno dell’organizzazione.

Inclusione della CSP nei sistemi e nei processi gestionali
La CSP anima ogni sistema e processo della Società, già esistente o che verrà posto in essere in futuro, che ha ricadute sulla tutela dei minori, così da creare un ambiente nel quale i diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti siano rispettati.

Tecnologie di comunicazione ed informazione
Un regolamento interno disciplinerà l’utilizzo appropriato delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come internet, siti web, canali social. network, fotografia digitale, onde assicurare che i bambini, le bambine e gli adolescenti non corrano rischi. Tale regolamento conterrà indicazioni sull’utilizzo di queste tecnologie sia da parte del personale e dei rappresentanti della ASD GE.SI.S Italia, che da parte dei bambini che le utilizzano in nome e per conto nostro, o in risposta ad una richiesta della nostra Associazione.

Valutazione e identificazione dei rischi
Tutte le attività della ASD GE.SI.S Italia, che coinvolgono bambini, bambine o adolescenti , devono essere prevalentemente valutate per garantire che qualsiasi rischio per la tutela dei minori  sia identificato e sviluppati sistemi di controllo adeguati.

CODICE DI COMPORTAMENTO
Documento reso pubblico presso la Struttura sita in Roma
via del Baiardo, 23 in data sabato 1 luglio 2023

Chiunque sia tesserato alla ASD GE.SI.S Italia è tenuto ad uniformare i propri comportamenti, nello svolgimento delle attività sociali, organizzative, dirigenziali, tecniche, sportive, formative, ecc., alle seguenti linee guida:
1. riservare ad ogni tesserato/a adeguati attenzione, impegno, rispetto e dignità;
2. prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio, percepite o conosciute;
3. anche indirettamente, in particolare a circostanze che riguardino minorenni, segnalando senza ritardo la situazione agli esercenti la responsabilità genitoriale;
4. programmare allenamenti adeguati rispetto allo sviluppo fisico, sportivo ed emotivo di ogni tesserato/a, tenendo in considerazione anche i suoi interessi e bisogni;
5. durante gli allenamenti è opportuno prevenire, con azioni di sensibilizzazione e controllo, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti;
6. in occasione delle trasferte, è opportuno porre attenzione a soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio o comportamenti inappropriati. In caso di atleti minorenni, sono da adottare cautele ancora maggiori e devono essere acquisite tutte le autorizzazioni scritte da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale;
7. spiegare in modo chiaro a tesserati/e che gli apprezzamenti, i commenti e le valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva possono essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona;
8. organizzare gli allenamenti in modo tale da minimizzare i rischi e da evitare comportamenti come urlare, colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente di un minore;
9. usare un linguaggio positivo e motivante, valorizzando i risultati, anche parziali, raggiunti da parte dei minori;
10. favorire un clima accogliente nel rispetto dell’unicità di ciascun minore, perché si senta parte essenziale della società sportiva;
11. comunicare con i minori e valorizzare le loro capacità e competenze per discutere dei propri diritti, di cosa è accettabile, di cosa non lo è e di cosa possono fare nel caso in cui emerga un qualsiasi problema.

Questa lista non è da considerarsi esaustiva o esclusiva. Il principio di base è che il personale deve evitare azioni o comportamenti che possano essere inappropriati o potenzialmente abusivi nei riguardi dei minori.
Responsabile GE.SI.S Italia della Protezione dei Minori: Dott. Alessandro Orlandi
Decreto legislativo 39/2021
Art. 16
Fattori di rischio e contrasto
della violenza di genere nello sport
1. Le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate, gli Enti di promozione sportiva e le Associazioni benemerite, sentito il parere del CONI, devono redigere, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. Le linee guida vengono elaborate con validità quadriennale sulla base delle caratteristiche delle diverse Associazioni e delle Società sportive e delle persone tesserate.
2. Le Associazioni e le Società sportive dilettantistiche e le Società sportive professionistiche devono predisporre e adottare entro dodici mesi dalla comunicazione delle linee guida di cui al comma 1, modelli organizzativi e di controllo dell'attività sportiva nonché codici di condotta ad esse conformi. In caso di affiliazione a più Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva e Associazioni benemerite, esse possono applicare le linee guida emanate da uno solo degli enti di affiliazione dandone comunicazione all'altro o agli altri.
3. Le Associazioni e Società sportive dilettantistiche e società sportive professionistiche che non adempiano agli obblighi di cui al comma 2 sono sanzionate secondo le procedure disciplinari adottate dalle Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva e associazioni benemerite a cui esse sono affiliate.
4. Le Associazioni e Società sportive dilettantistiche e le Società sportive professionistiche, già dotate di un modello organizzativo e di gestione ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo integrano in base a quanto disposto al comma 2.
5. I regolamenti delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva e delle Associazioni benemerite devono prevedere sanzioni disciplinari a carico dei tesserati che abbiano violato i divieti di cui al capo II del titolo I, libro III del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, ovvero siano stati condannati in via definitiva per i reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quater.1, 600-quinquies, 604-bis, 604-ter, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinques, 609-octies 609-undecies del codice penale.
6. Il CONI, le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate, gli Enti di promozione sportiva, le Associazioni benemerite, le Associazioni e le Società sportive dilettantistiche e le Società sportive professionistiche possono costituirsi parte civile nei processi penali a carico dei loro tesserati nelle ipotesi di cui al comma 1.
segreteriagesislazio@gmail.com
Sede legale: Via Giacomo Brodolini, 4 00043 Ciampino (RM)
C.F. 97859380582 P.IVA 13543051000
Sede Operativa: Circolo Sportivo "Il Baiardo" A.S.D. Corte dei Conti
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